Bambola di pezza fai da te: Joséphine Baker

Bambola di pezza fai da te: Joséphine Baker
Bambola di pezza fai da te: Joséphine Baker

L’idea di creare una bambola di pezza fai da te nasce dal desiderio di ripercorrere la sua vita, una continua ricerca di arte e bellezza.

Joséphine Baker, come realizzare la bambola di pezza fai da te? Una delle MadameDoll interpreta Joséphine Baker, la grande artista di colore mentre indossa il costume ideato negli anni Venti dal costumista austriaco Paul Seltenhammer per la donna che ricevette 1500 richieste di matrimonio.

La bambola di pezza fai da te della grande ballerina può arrivare a casa tua in un eccentrico kit. Composta da 6 pezzi da imbottire e assemblare sarà un passatempo assolutamente diverso dal normale. Con il kit, la bambola di pezza fai da te potrà essere realizzato sia il corpo che lo stravagante abbigliamento composto dal reggiseno gioiello e il famosissimo gonnellino di banane.

La figura iconica di questa artista è diventata una bambola di pezza fai da te. Ma perchè proprio lei?

Freda Joséphine McDonald, in arte Joséphine Baker, nata nel 1906 a St. Louis nel Missouri, è stata una delle più celebri interpreti del teatro, della canzone e del varietà negli anni Venti, Trenta e Quaranta. Il suo costume con gonnellino in tessuto dorato con banane e reggiseno gioiello viene riconosciuto come un’icona del periodo tra le due guerre.

Quando giunse a Parigi dagli States nel 1925, il raffinato esotismo, l’esibita sessualità e l’indubbio talento musicale della Baker le consentirono di mantenere per intere stagioni il tutto esaurito prima nel teatro degli Champs-Elysées e poi alle Folies Bergère, dove si esibiva in compagnia di un ghepardo.

Amante di George Simenon, soprannominata Venere Nera per il suo fascino, desiderata da centinaia di uomini, uno dei quali si suicidò ai suoi piedi, la Baker ebbe tra i suoi maggiori successi Yes, we have no Bananas, che cantava nuda, La canne à sucre e J’ai deux amours.

La sua attività artistica esercitò una decisa influenza sulle tendenze estetiche del periodo, rispetto alle quali entrò in grande sintonia.

Il suo successo in Europa e a Parigi in particolare si collegava con le spinte all’innovazione che negli anni Venti e Trenta attraversavano l’arte e la cultura del vecchio continente, sull’onda di una forte critica a tutto ciò che andava ricondotto al disastro della guerra mondiale. La ricerca era rivolta verso elementi essenziali, primitivi che molti riconoscevano nelle figurazioni provenienti dall’Africa. Fra gli altri, anche Pablo Picasso fu molto influenzato dalla tendenza e dipinse numerose opere ispirate a Joséphine Baker.

Donna amata e desiderata, sposata quattro volte, con due matrimoni conclusi in divorzio prima di aver compiuto vent’anni, l’artista ebbe una forte consapevolezza politica e sociale: fu attiva nella resistenza francese durante l’occupazione tedesca e in seguito nel movimento di liberazione dei neri d’America, partecipando di persona alla grande marcia organizzata a Washington nel 1963 da Martin Luther King.

Nel corso della vita adottò dodici figli. Si spense a Parigi, nel 1975, all’età di 68 anni.

Con sguardo contemporaneo, ironia e capacità di partecipazione alle tensioni sociali e culturali del secolo scorso, Vittoria Valzania ha dedicato una delle sue creazioni più riuscite della collezione MadameDoll a questa personalità vincente e insieme trasgressiva di un periodo storico recente. L’abito nel quale interpretarla non poteva esse che il costume con sedici banane ideato da per lei da Paul Seltenhammer.