Concentrarsi su un lavoro, farsi completamente assorbire dall’ago e dal filo, allevia cattivi pensieri, tumulti interiori, ferite del corpo e dell’anima: ecco perchè cucire è terapeutico.
Cucire è terapeutico, quindi se vuoi staccare dal frenetismo che ti circonda e iniziare ad avere un ritaglio di tempo tutto per te, perché non iniziare a ritagliare in senso letterale.
Durante la Seconda Guerra mondiale, le donne che nei campi di prigionia cucivano coperte o ricamavano vestiti, non lo facevano certo con lo stesso spirito. Ognuna cuciva chiusa in se stessa, in solitudine, reclamando così la sua individualità immersa nella folla, nell’atmosfera claustrofobica del campo dove era considerata solo un numero: attraverso il suo lavoro, recuperava tempo per se stessa e con l’ago affermava la sua identità.
Cucire a mano, punto dopo punto è un esercizio di meditazione nonché un esercizio energizzante e una cura per il buon umore.
Cucire ti permetterà di essere soddisfatta di te stessa. Se nelle giornate no hai un’errata percezione di te, credendo di non essere in grado di realizzare qualsiasi cosa, parti dal cucito. Vedrai che partire da zero e vedere la tua creazione che passo dopo passo prende forma ti farà tornare il sorriso e la tua giornata storta diventerà una giornata si.
Ci sono molti studi che hanno esaminato e descritto lo sviluppo di questa competenza dal punto di vista neurofisiologico e psicologico, ma forse va approfondito il significato della mano come un possibile strumento di comunicazione con il mondo; la mano come fautore di un linguaggio le cui parole sono i movimenti e i cui discorsi sono gli oggetti: la mano che crea i pensieri del cervello attraverso gli oggetti che produce, che urla le emozioni, la mano che può curare il dolore facendolo uscire per trasformarlo in un prodotto materiale, che riempie di simboli le cose attraverso il quale racconta le storie del cuore e della mente.
Far riaffiorare i ricordi e dar fonte di stimolo nuovo arrivando alla realizzazione di un prodotto finito è uno degli obiettivi più importanti di questa attività.
Cucire una bambola di stoffa a mano per esempio, prende tutto quello di cui abbiamo descritto finora e lo amplifica. Semplicemente perché stiamo facendo nascere una parte di noi, con la nostra forma umana. Facciamo nascere qualcosa che ci restituirà lo sguardo, che ci ricorderà qualcuno di caro, un’espressione, una somiglianza, un colore di occhi o capelli.
A noi di Madame Flo piace pensare che trasmettendo l’arte del cucito e della sartoria a persone di ogni età e professione, si crei un tessuto sociale che, proprio come un vero tessuto, unisce e “cuce” le persone in un’atmosfera piacevole e di grande ricchezza umana e condivisione.
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